17-18/07/2021 Escursionismo - Roda di Vael Masarè m.2806 (Gruppo del Catinaccio – Val di Fassa)

Splendida escursione di due giorni nel cuore del gruppo del Catinaccio in Val di Fassa. Le due ferrate vengono proposte concatenate in un percorso che non richiede eccessive doti atletiche. Un facile sentiero di rientro permette inoltre il ritorno al rifugio per chi non se la sentisse di fare entrambe le vie.

Primo giorno: Dall’abitato di Carezza, dopo una rapida fermata ad ammirare l’omonimo lago, si sale al Rif. Paolina (m 2125). Dal rifugio si prosegue, con comodo sentiero tra i prati, in direzione del monumento a Christomannos (m 2349, 20 minuti dal rifugio). In prossimità del monumento il panorama si allarga con splendida veduta sulla Val di Fassa e il tracciato diviene praticamente piano nell’aggiramento dei prati basali della Punta del Masarè. Poco oltre si raggiunge il Rif. Roda di Vael (m 2280) ottimo punto d'appoggio con bella visione della Val Fassa e luogo previsto per il pernottamento.

Secondo giorno: il percorso proposto prevede di salire fino al passo Vaiolon (m 2560) dove in breve si giunge all’attacco della ferrata della Roda de Vael (sentiero 552 e poi 551). Arrivati sulla cima Roda di Vaèl (2806 m) si scende lungo il prato al termine del quale si scende lungo una scala fino ad arrivare ad una forcella. Chi è stanco, trova qui il bivio ben segnalato da cartello per il Rif. Roda di Vael. La nostra escursione procede invece salendo tra canalini e costole rocciose attrezzate che richiedono sempre molto impegno fino alla Punta del Masarè (m 2585) per poi scendere una sequenza di stretti camini verticali assai esposti ma ben attrezzati con corde fisse e pioli di ferro nei punti più scoscesi, sino all’uscita della ferrata. Da lì si prosegue su facile sentiero fino al rif. Roda di Vael.

Chi non vuole fare le vie ferrate, una volta raggiunto il passo Vaiolon prosegue su sentiero in quota per completare l’anello che porta al rif. Paolina.Il rientro al rifugio e la seggiovia ci accompagnano infine alle auto.

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